Termocoperta, scaldasonno e migliori coperte elettriche del 2024: guida completa a scaldaletto e scaldamaterassi

Se in inverno entrate nel vostro letto e avvertite una spiacevole sensazione di umidità o di freddo e questo non vi permette di riposare bene, allora uno scaldaletto o una termocoperta potrebbero fare al caso vostro.

La differenza sostanziale tra questi due dispositivi è semplice: lo scaldaletto si posiziona tra il materasso e il lenzuolo inferiore, mentre la termocoperta è una coperta a tutti gli effetti ma contiene all’interno una resistenza che permette di produrre calore. A voler essere precisi, in verità, scaldaletto, scaldamaterasso e scaldasonno sono sinonimi e indicano esattamente lo stesso prodotto, ma il termine scaldasonno è un termine coniato dalla Imetec, una delle aziende leader nel settore, ed è un marchio registrato.

La scelta tra coprimaterasso elettrico e termocoperta è personale, ma per fare un acquisto consapevole e soddisfacente bisogna sapere che lo scaldaletto si stropiccia meno, essendo collocato tra materasso e lenzuola, e quindi l’usura è minore; inoltre  il calore prodotto rimane nel letto, non essendoci alcuna possibilità di dispersione; e infine permette di scegliere colore e fantasia delle coperte o dei piumini con cui si vuole coprire il letto. Parte del calore prodotto da una termocoperta, invece, viene dispersa, irradiandosi verso l’alto; il prodotto si usura più velocemente, perché è maggiormente sollecitato e soggetto a pieghe e stropicciamenti; ma crea meno problemi per quanto riguarda il ristagno di umidità e la pulizia.

Come funzionano

Questi dispositivi funzionano allo stesso modo di un forno elettrico o di un phone o di qualsiasi altro apparecchio domestico che si riscalda: vengono collegati alla rete elettrica e il passaggio di corrente permette la produzione di calore.

Nello specifico, le termocoperte e gli scaldaletto sono formati da diversi strati, al cui interno è posizionato un filo elettrico (detto anche resistenza o resistore) che, al passaggio della corrente elettrica, si surriscalda. A differenza dei prodotti domestici sopra indicati, questi apparecchi si riscaldano più lentamente e in maniera controllata, cioè non oltre determinate temperature.  Vengono collegati alla linea elettrica attraverso una semplice spina, e sviluppano una potenza che va dai 50 ai 150 W, il che implica che i consumi (Kmh: Kilowatt per ora) non siano eccessivamente alti. I prodotti di ultima generazione sono provvisti di sistemi di sicurezza che garantiscono l’immediato spegnimento e isolamento dalla linea elettrica nel caso di malfunzionamenti, che potrebbero provocare incendi o scariche elettrice.

Tutti i dispositivi sono dotati di un comando, detto commutatore, attraverso il quale regolare la temperatura, fino al raggiungimento di quella desiderata.  I comandi sono collegati al cavo dell’alimentazione, che a sua volta è collegato al prodotto da un aggancio laterale. Affinché siano lavabili (alcuni possono esserlo anche in lavatrice a 40°) i prodotti devono essere dotati di comandi removibili.  Nei modelli singoli il comando è unico, mentre nei modelli matrimoniali possono essercene anche due, permettendo così di differenziare il calore per zone. Questa funzione permette, infatti, di avere due zone con temperature diverse e, nei modelli più costosi e sofisticati, di concentrare il calore solo su determinate parti del corpo (spalle, busto o gambe), per lenire dolori in punti specifici.

Sul comando possono esserci diverse funzioni, che variano in base al modello: di solito i modelli più costosi sono dotati di più accessori, mentre i più economici potrebbero esserne del tutto privi. Le funzioni più comuni sono:

  • Regolazione della temperatura: nei modelli recenti questa funzione è standard, ma ci sono modelli con pochi livelli (minimo due) e modelli sofisticati, che ne prevedono fino a dieci. Di solito il livello di temperatura si regola attraverso un selettore, ma in commercio è possibile trovare anche modelli dotati di display, in grado di selezionare la temperatura in maniera precisa.
  • Timer: i dispositivi dotati di timer possono svolgere due funzioni: possono spegnersi automaticamente e possono accendersi in maniera programmata. Lo spegnimento automatico permette di interrompere il funzionamento del dispositivo dopo un determinato tempo di utilizzo. In alcuni modelli il tempo è predeterminato, in altri, invece, è possibile scegliere liberamente il momento preciso in cui si vuole interrompere la produzione di calore. L’accensione programmabile, funzione più rara da trovare rispetto allo spegnimento automatico, permette di impostare l’ora di accensione del prodotto.
  • Riscaldamento veloce: la velocità di riscaldamento dipende dalla potenza del dispositivo, cioè dal suo wattaggio, ma ci sono modelli provvisti della funzione di riscaldamento veloce, che impiegano la metà del tempo. In media i tempi di riscaldamento possono variare dai 10 ai 30 minuti.

Scaldaletto

In commercio esistono modelli di dimensioni diverse e composti da vari tessuti.

Innanzitutto è importante controllare le misure del proprio materasso, al fine di adattare perfettamente lo scaldaletto all’intera superficie del letto e non lasciare zone scoperte dal calore. Il comprimaterasso matrimoniale nasce per letti con dimensioni standard, ma oggi ci sono più opzioni riguardo alle misure, che vanno dai 150×160 cm fino a 190×160 cm. Per coloro che hanno altre esigenze, ci sono anche comprimaterasso singoli e a una piazza e mezza. Si consiglia di verificare la compatibilità del prodotto, nel libretto d’istruzioni, se il dispositivo va utilizzato su un materasso in lattice o in memory foam.

Per quanto riguarda i materiali utilizzati, la scelta è tra materiali naturali e materiali sintetici. Gli scaldaletto in cotone, lana o misti sono altamente isolanti, il che vuol dire che sono in grado di trattenere a lungo la temperatura all’interno del letto, e hanno anche una elevata capacità di traspirazione, impedendo così il ristagno di umidità e la proliferazione di germi. Il tessuto è uno degli elementi che incidono di più sul prezzo. Ad esempio, gli scaldaletto in lana merinos, tra i più costosi, hanno prestazioni di gran lunga migliori ma va in ogni caso considerato l’uso che se ne deve fare: se la camera da letto è di per sé calda e non si è particolarmente freddolosi, allora questa soluzione potrebbe non essere l’ideale, perché il calore trattenuto all’interno del letto potrebbe essere eccessivo e quindi potrebbe far sudare. I coprimaterasso in tessuti sintetici, cioè in materiali riciclati o in poliestere, invece, sono più economici e più adatti a condizioni climatiche meno estreme. Qualora si soffra di allergie, è consigliabile l’acquisto di tessuti anallergici o antibatterici, che sono anche antiodore  e permettono di conservare il dispositivo senza correre il rischio di fargli assorbire odori spiacevoli.

Buona parte dei modelli in commercio è dotata di filo, per poter collegare il dispositivo alla rete elettrica, ma esistono anche modelli a batteria, ideali nel caso in cui  la presa di corrente sia troppo distante dal letto o nel caso in cui si voglia usare il prodotto anche in viaggio.

Si consiglia vivamente l’acquisto di comprimaterassi forniti di angoli, in modo da poter ancorare più facilmente il prodotto al letto, impedendo così la formazione di pieghe. Se lo scaldaletto non aderisce perfettamente al materasso, potrebbe spostarsi di notte, lasciando delle zone senza calore, ma soprattutto potrebbe usurarsi più velocemente a causa dello sgualcimento della resistenza interna.

Termocoperta

La termocoperta è di certo un prodotto più versatile: può essere utilizzata a letto al posto della coperta o del piumone, oppure la si può usare stando comodamente sdraiati sul divano, o addirittura in viaggio. Esistono, infatti, modelli a batteria, che funzionano a 12 volt e possono essere alimentati attraverso la presa accendisigari dell’auto.

Anche nel caso delle termocoperte le voci che incidono maggiormente sul prezzo riguardano tessuti e modelli. La gamma è vasta, si va dal  poliestere alla microfilma, dal  cotone alla lana, fino ai tessuti misti. I prodotti in lana, anche in questo caso, sono i più costosi. In generale, si consiglia l’acquisto di dispositivi in tessuti naturali, perché hanno una miglior traspirazione. Tuttavia buona parte delle termocoperte sono realizzate in tessuti sintetici, e in tal caso si invita a scegliere il materiale più morbido possibile, per godere al massimo del proprio acquisto. In caso di soggetti allergici, è preferibile scegliere un prodotto realizzato in tessuti anallergici o antibatterici. Questi ultimi, se certificati dal marchio di garanzia Oeko-Tex® Standard 100, impediscono il deposito di acari e polvere, generato dai campi elettromagnetici.

Benefici

Diversi sono i benefici che si possono avere in seguito all’acquisto di una termocoperta o di uno scaldaletto. Innanzitutto il risparmio economico: l’uso di uno di questi prodotti permette di impostare il riscaldamento della camera da letto o del salone ad un livello più basso.

Ma i maggiori benefici riguardano la salute. Il calore, infatti,  ha effetti positivi sulla muscolatura, agevolandone la distensione, soprattutto per coloro che lavorano al computer tutto il giorno, assumendo posture non corrette, o per coloro che passano molte ore in piedi. Alcune recenti ricerche di mercato affermano che un quarto delle persone acquista uno scaldaletto o una termocoperta a fini terapeutici.

Vediamo insieme i problemi che si possono trattare e risolvere attraverso il calore e gli altri vantaggi per la salute:

  • Problemi legati al sonno: da diverse ricerche risulta che in un ambiente fresco si dorme meglio, quindi se si abbassa il livello del riscaldamento e si utilizza uno scaldamaterasso o una termocoperta, il sonno sarà di certo più rigenerante.
  • Mal di schiena e altri dolori muscolari: il calore è uno dei rimedi più utili e utilizzati per attenuare i dolori muscolari. Il rilascio continuo di calore favorisce la circolazione sanguigna, allenta la tensione muscolare e migliora la mobilità.
  • Sinusite: la sinusite regredisce in ambienti non troppo caldi, quindi con uno scaldamaterasso o una termocoperta è possibile impostare una temperatura più bassa nella vostra camera da letto e avere allo stesso tempo un letto caldo e accogliente.
  • Artrite e Fibromialgia: in Italia il numero di persone affette da disturbi articolari o da patologie dell’apparato muscolo-scheletrico è molto alto. Circa 2 milioni di persone soffrono di artrosi e circa 5 milioni di fibromialgia. Nei casi di infiammazione non grave, il calore può ridurre la tensione, perché agevola la circolazione sanguigna e una maggiore irrorazione dei muscoli. Ciò vale anche per l’apparato scheletrico, perché con il calore le articolazioni acquisiscono una migliore mobilità.
  • Allergie: gli acari si riproducono più velocemente in ambienti umidi. I resti di pelle e capelli uniti all’umidità sono un ottimo terreno di coltura per questi parassiti, che sono tra le cause più diffuse di asma e allergie. Uno scaldaletto o una termocoperta aiutano a ridurre fino al 50% la presenza di acari, perché permettono di asciugare l’umidità dei materassi e delle lenzuola.
  • Riduzione dei tempi di recupero di traumi o in seguito a interventi chirurgici.
  • Miglior circolazione sanguigna e maggior ossigenazione del sangue.
  • Eliminazione di tossine e rafforzamento del sistema immunitario.
  • Riproduzione più veloce delle cellule sane.
  • Diminuzione della formazione di acidi grassi nei tessuti adiposi.
  • Attivazione delle molecole d’acqua nel corpo, con conseguente riduzione di cellulite e gonfiore.

Rischi

Essendo lo scaldasonno  e la termocoperta degli apparecchi elettrici, bisogna tener presente che si potrebbero verificare casi di malfunzionamento.  Ad esempio, potrebbero essere presenti nella resistenza dei fili elettrici rotti o scoperti, e questo potrebbe provocare surriscaldamento o piccole scariche di corrente; oppure il sistema di controllo potrebbe lavorare in modo non corretto e impedire così al sistema di andare in blocco in caso di necessità. Quindi è sempre preferibile che a maneggiare i dispositivi sia un adulto in grado di far fronte ad eventuali situazioni di pericolo. Solo a causa di tale ragione, molti produttori sconsigliano l’uso a persone non autosufficienti o con problemi motori,  a bambini piccoli e a coloro che non sono in grado di capirne il funzionamento, e a coloro che risultano insensibili al calore. Per quanto riguarda le persona anziane, non c’è alcuna controindicazione all’uso, ma è sempre bene considerare tutto ciò che potrebbe risultare pericoloso.

Ci sono , poi, dei casi specifici in cui l’utilizzo di questi prodotti è controindicato:

  • Animali domestici:  se si possiede un gatto, un cane, un uccello o un roditore, va da sé che morsi, graffi o sollecitazioni eccessive potrebbero causare danni alla resistenza del prodotto senza accorgersene e provocare situazioni di pericolo durante l’uso. Esistono sul mercato una serie di prodotti dedicati al benessere del vostro fidato amico.
  • Persone affette da diabete: in tal caso il problema riguarda solo le persone che non hanno più sensibilità agli arti, perché potrebbero non accorgersi del surriscaldamento del dispositivo. Quindi è preferibile per tali categorie di persone un uso più controllato: si potrebbe riscaldare il letto prima di coricarsi, ricordando di spegnere il prodotto durante la notte e di scollegare la presa dal sistema elettrico.
  • Persone con pacemaker: fino ad ora non esistono studi attendibili riguardo a una ipotetica interazione negativa tra scaldaletto o termocoperte e apparecchi cardiovascolari. Nonostante diverse associazioni di medici e ricercatori non considerano pericoloso l’uso, molti produttori ne sconsigliano l’acquisto. Per non andare incontro a inutili rischi,  sarebbe meglio, come per i diabetici, preriscaldare il letto, avendo cura di spegnere  e disconnettere dall’elettricità il dispositivo prima di addormentarsi.
  • Donne in gravidanza: anche per tale categoria non esistono studi specifici. Risultano, infatti, ancora sconosciuti gli eventuali effetti dei campi elettromagnetici,  ma per evitare di sottoporre il feto ad un calore eccessivo sarebbe preferibile rinunciare a tali prodotti durante la gestazione, Oppure utilizzarli con le medesime accortezze su citate: spegnere l’apparecchio e staccare l’alimentazione dalla corrente elettrica prima di coricarsi.

Per quanto riguarda le termocoperte, c’è un caso di cui è necessario parlare:

Più o meno 10 anni fa, fu pubblicato uno studio su una rivista europea che trattava di prevenzione del cancro, dal quale risultava che l’uso regolare e prolungato, per almeno 20 anni,  delle termocoperte avrebbe potuto far aumentare il rischio di cancro all’utero fino al 36%.

Di sicuro che usa le coperte elettriche è esposto a un basso e costante livello di onde elettromagnetiche, ma è possibile cautelarsi ricordando ogni volta di spegnere e scollegare il dispositivo, o di utilizzarlo mentre è in funzione ad almeno 50 cm di distanza mentre.

Sicurezza

Gli scaldaletto e le termocoperte di ultima generazione hanno oramai un elevato livello di sicurezza. Esistono diversi modelli che impiegano una tecnologia talmente sofisticata da garantire che i pericoli derivanti dal surriscaldamento o da cortocircuiti, che potrebbero essere causa di incendi o sovraccarichi di corrente, siano davvero molto rari.

Ci sono in commercio, ad esempio, delle termocoperte che riescono a utilizzare una potenza di appena 70 watt (con livelli di dispendio energetico molto bassi, circa 1 kw per 14 ore di utilizzo ininterrotto). Nonostante per funzionare debbano essere collegati ad un sistema elettrico di 240 V, la tensione che sviluppano in uscita è di soli 20 V, tensione molto inferiore ai livelli di sopportabilità di qualsiasi copro umano. All’intero di questi dispositivi c’è un trasformatore che riduce la potenza della corrente e che la rende continua e stabile, scongiurando così la formazione di campi magnetici.

Uso improprio e incauto acquisto

La maggior parte degli incidenti legati all’uso di scaldaletto o termocoperte deriva da un uso non corretto del dispositivo o da un incauto acquisto.

Si corrono più rischi  se:

  • i dispositivi hanno più di 10 anni di vita;
  • li si usa nonostante siano bagnati;
  • li si usa per asciugare lenzuola o altri accessori;
  • se ne fa un uso improprio: si utilizza, ad esempio, una termocoperta come fosse uno scaldaletto, infilandolo tra il materasso e il lenzuolo inferiore, sottoponendolo a eccessive sollecitazioni non adatte al prodotto, e viceversa;
  • si sovrappongono entrambe i dispositivi, generando così un calore eccessivo;
  • si usano nonostante si sia in presenza di evidenti segni di usura, come cavi sfilacciati, scoperti o addirittura rotti;
  • non si sottopongono i prodotti ad un controllo sul perfetto funzionamento, sia al momento dell’acquisto che all’inizio e al termine di ogni stagione;
  • i dispositivi non hanno la certificazione necessaria, e ciò vuol dire che non sono stati sottoposti ad alcun test sul corretto funzionamento e sull’affidabilità dei sistemi di sicurezza previsti dalla regolamentazione europea e dalla legge italiana.

Essendo prodotti elettrici, si sconsiglia di consumare bevande o di usare borse d’acqua calda mentre gli apparecchi sono accesi.

Scaldamaterassi e termocoperte di ultima generazione sono provvisti di sistemi di controllo che limitano i rischi di incendio, attraverso un sensore che manda immediatamente in blocco le resistenze in caso di surriscaldamento o in presenza di un cortocircuito. I prodotti precedenti al 2001 potrebbero non avere tali sistemi e quindi risultare più pericolosi, vista la combinazione di energia elettrica, calore e presenza di materiali infiammabili, quali tessuti e materassi.

Quindi al momento dell’acquisto è preferibile assicurarsi della presenza della:

  • certificazione di protezione di Classe II, che assicura la correttezza delle verifiche e dei test cui sono stati sottoposti i prodotti prima della loro commercializzazione da parte di enti autorizzati e indipendenti rispetto a produttori e distributori;
  • marcatura CE, che garantisce il rispetto da parte del prodotto di tutte le norme di sicurezza previste dalle direttive della Comunità Europea.

Prezzi

I prezzi di uno scaldaletto variano in base a caratteristiche e funzioni che si prediligono. Mediamente uno scaldasonno singolo può andare dai 20 ai 100 euro, mentre un matrimoniale dagli 80/100 fino a oltre 200 euro.

La differenza di prezzo è dovuta a:

  • Tessuti: i materiali naturali garantiscono una traspirazione migliore e un maggior isolamento termico, e di conseguenza sono più costosi. Va da sé che i tessuti anallergici o antibatterici lo sian ancor di più;
  • Tecnologia: la qualità di un sistema elettrico, da cui dipende il riscaldamento del prodotto, è dato dai materiali con cui è costruito e dalla presenza del doppio isolamento (certificato con la marcatura CE). In caso di tecnologie altamente sofisticate e controllate, il prezzo aumenta, così come se si è in presenza di un dispositivo dal quale è possibile separare i comandi per renderlo lavabile. Inoltre il prezzo potrebbe variare in base alla lunghezza del cavo di alimentazione  e alla dotazione di un display, con cui regolare la temperatura, differenziare il calore per zone, programmare accensione e spegnimento e riscaldare velocemente;
  • Consumi: uno scaldaletto singolo consuma mediamente dai 60 ai 150 W (il consumo sarà più o meno doppio nel caso di un modello matrimoniale) ma ci sono sul mercato al giorno d’oggi prodotti a basso consumo, che garantiscono un risparmio elevato. La potenza impiegata, però, è legata anche ad un altro fattore: il livello di calore che si vuole sviluppare. Se si ha un appartamento o una camera da letto particolarmente umidi o freddi, sarebbe preferibile orientarsi su un modello più potente, e quindi con un elevato wattaggio; se, invece, l’ambiente di utilizzo ha una buona temperatura di base o si vuole usare il dispositivo durante la notte intera (anche se sconsigliato dalla maggior parte dei produttori) allora sarebbe meglio scegliere un prodotto con un wattaggio minore;
  • Sistemi di sicurezza: esistono sistemi di sicurezza base e sistemi di sicurezza ad alta protezione, e qui la differenza di prezzo può risultare notevole. Ad esempio, oggi esistono prodotti in grado di monitorare costantemente, attraverso un sensore, la temperatura e di regolarla in base ai cambiamenti termici del corpo o dell’ambiente; altri in grado di ridurre o eliminare i campi elettromagnetici; e altri ancora dotati di più livelli di sicurezza, fino a dieci, che permettono di usare i dispositivi anche durante la notte, senza correre alcun rischio.

Anche nel caso delle termocoperte, il prezzo è variabile in base a tessuti e dimensioni, al grado di tecnologia di cui sono dotate, al dispendio energetico e alla sicurezza. Il prezzo può andare da un minimo di 30 euro fino a 300 euro per le misure singole, e dai 50 euro a cifre considerevoli per le misure matrimoniali. Alcune termocoperte sono addirittura dotate di un timer speciale, che spegne il prodotto dopo alcune ore di utilizzo, indipendentemente dalla programmazione dell’orario di stop; altre hanno speciali schermi LED, che consentono l’utilizzo al buio; e altre ancora cavi di alimentazione che superano i 2 metri.

In ogni caso, sia che si scelgano modelli dotati di tecnologie sofisticate che modelli base, sia che si opti per tessuti costosi e dalle prestazioni migliori che per tessuti sintetici, sia che si preferiscano modelli a basso consumo che dai consumi elevati, le marche di comprovata esperienza e qualità danno più garanzie riguardo al funzionamento, alla durata (obsolescenza del prodotto) e alla sicurezza nell’uso, e si evita il rischio di incappare in prodotti malfunzionanti o difettosi, a causa di un’errata progettazione o dell’impiego di materiali scadenti. Risparmiare al momento dell’acquisto potrebbe rivelarsi una scelta poco scaltra nel lungo periodo.

Pulizia e manutenzione

Per poter definire un coprimaterasso o una termocoperta anallergici e antiacari è necessaria la possibilità del lavaggio. Non tutti i prodotti, infatti, lo sono ed è bene controllare prima dell’acquisto. In ogni caso, anche se il prodotto risulta lavabile, è meglio evitare acqua troppo calda e l’uso della centrifuga. Tutti i dispositivi possono essere puliti utilizzando uno straccio umido.

La manutenzione di scaldaletti e termocoperte non prevedere precauzioni particolari, se non la mera accortezza ad evitare di piegare in modo eccessivo il prodotto quando lo mettete via durante la stagione calda, perché i fili della resistenza potrebbero subire danni, a volte anche in modo irreparabile. Per evitare questo rischio, è sempre meglio arrotolare il prodotto.

Consigli per gli acquisti

Ecco alcuni elementi da tener presente per la scelta dello scaldasonno o della coperta termica che fa per voi:

  • controllare che il prodotto sia adatto alle vostre esigenze per ciò che concerne materiali e misure;
  • accertare che il cavo di alimentazione sia della lunghezza giusta (è sempre meglio evitare l’uso di riduttori e prolunghe);
  • per correre meno rischi, è preferibile scegliere un prodotto dotato di timer e termostato (per controllare la temperatura e per lo spegnimento automatico nel caso in cui ci si addormenti con il prodotto acceso)
  • si consiglia di scegliere comandi di facile utilizzo, staccabili e lavabili;
  • per le termocoperte è bene verificare peso e ingombro;
  • per chi possiede animali domestici o soffre di incontinenza sono preferibili prodotti impermeabili e a bassa tensione;
  • accertarsi che il prodotto rispetti le norme e le caratteristiche di sicurezza (sistema di blocco in caso di surriscaldamento o di malfunzionamento; certificato di“doppio isolamento” con il simbolo Classe di Protezione II; marcatura CE);
  • verificare che ci sia il libretto di istruzioni in lingua italiana. È bene fare attenzione alle avvertenze e rispettare le precauzioni relative all’utilizzo del prodotto, onde evitare danni o incidenti, che potrebbero risultare anche gravi. Se nella confezione è assente il libretto di istruzioni o manca la traduzione in lingua italiana, si può richiedere alla casa produttrice e riceverlo per posta o tramite e-mail.

Al giorno d’oggi ci sono varie possibilità su dove acquistare questi prodotti: innanzitutto nei negozi di biancheria per la casa, nei negozi di apparecchiature elettriche e elettroniche, nelle farmacie e nei supermercati più riforniti; oppure nei negozi online di vostra fiducia, nei quali spesso si possono trovare sconti o offerte che vi faranno risparmiare sull’acquisto. In quest’ultimo caso, potrete scegliere comparando una vasta gamma di modelli e avrete la comodità di ricevere il vostro prodotto direttamente a casa.

Ultime indicazioni scontate ma essenziali

  • leggere il libretto d’istruzioni e seguire le indicazioni per  un corretto uso e una buona manutenzione;
  • lasciare in azione i dispositivi per l’intera notte solo se sono dotati di un sistema di controllo termostatico e di un sistema di sicurezza in grado di bloccare la produzione di calore in caso di surriscaldamento o incendio.

Seguendo le semplici indicazioni sopra fornite, senza mai dimenticare di applicare una dose di buon senso, l’utilizzo di scaldaletti e termocoperte può essere considerato sicuro e si potrà godere in tutta tranquillità di un sonno rigenerante e dei diversi benefici del calore sulla muscolatura, sull’apparato scheletrico, sul sistema cardiovascolare e sulla pelle.

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